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MUSABA: Il Museo che ti sorprende. Mammola (RC)

Lasciamo per un giorno il sole d’agosto, la spiaggia e il mare blu di Bocale(RC) , per dedicarsi ad una classica escursione un po’ culturale e un po’ gastronomica e per ritrovare un po’ di refrigerio tra le colline. La meta fissata è il borgo di Mammola (RC). Siamo nel sud della Calabria, versante jonico reggino, a circa 240 mt s.l.m., all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, a 13 km da Marina di Gioiosa Ionica e a circa 30 km dal casello di Rosarno, lungo la SS 682 Jonio-Tirreno. Il programma prevedeva nella mattinata la visita del Parco Museo Santa Barbara, il MU.SA.BA., e nel pomeriggio del vicino borgo. Naturalmente il pranzo in uno dei tanti ristoranti del paese, che offrono delle vere perle gastronomiche, con menù a base del famosissimo “stocco di Mammola”, simbolo internazionale della lavorazione, rigorosamente artigianale, del  merluzzo secco (stoccafisso). Arriviamo al MUSABA (quasi nascosto tra le colline) verso le nove del mattino e ha darti il benvenuto, tra i piloni variamente dipinti della superstrada SS 682 lungo la stradina sterrata che porta all’ingresso, trovi una scultura a mosaico di una gigantesca lucertola. La cronaca lascia poco spazio alle parole, se non di stupore, bellezza, unicità e originalità per il MUSABA, un vero e proprio concentrato di colori, geometrie e arte, ideato, creato e voluto dall’artista “visionario” e innovatore Nik (Nicodemo) Spatari, (architetto, pittore e scultore, originario di Mammola) e da sua moglie Hiske Maas, di origine olandese. Tra le tante opere che si possono ammirare nello spazio museale dove sono custodite le opere dell’artista chiamato “Rosa dei Venti”, quella che maggiormente mi ha impressionato si trova all’interno dell’ex chiesa di Santa Barbara: è “Il sogno di Giacobbe”, più conosciuto come “La Cappella Sistina della Calabria”, un vero e proprio capolavoro. Sulla collina si erge il “Concetto Universale”, diventato il simbolo del MUSABA, con i suoi raggi solari colorati che si elevano verso il cielo e poco più in basso “La Foresteria del MUSABA”, con i suoi tetti variopinti e le pareti coloratissime e ricche di mosaici. Ma la lista delle opere da vedere e ammirare (anche di altri artisti internazionali) , dentro e fuori questo parco Museo in continua crescita, sono tante e tutte uniche e singolari. Il MUSABA è un luogo dove arte, architettura e paesaggio si fondono creando un mix quasi perfetto tra l’antico e il moderno, l’uomo e la natura, la sua storia passata e quella recente. E’ stata un’esperienza unica, per gli occhi, per le sensazioni provate, per l’aria carica di cultura e arte che si respira lungo tutto il percorso della visita. Lo consiglio a tutti, amanti dell’arte e no, viaggiatori curiosi, famiglie, gruppi organizzati o turisti distratti. Basta essere dotati di un pizzico di curiosità e di una buona macchina fotografica.
Lasciato il MUSABA (visita di tre ore c.a.), ci dirigiamo verso il paese di Mammola (poco più di due km) per il famoso pranzo a base di stocco. La scelta, fra i tanti ristoranti tipici, ci ha portato al “Moulin Rouge”, dove lo “stocco” è stato l’unico e apprezzato interprete di tutte le portate.
Se siete in vacanza da quelle parti, sia sullo Jonio che sul Tirreno, fate una visita al MUSABA, vi stupirà. E non dimenticatevi di fare due passi per il bel borgo di Mammola, per concludere con un pranzo o una cena a base di stocco, che difficilmente dimenticherete.

MUSABA: Il Museo che ti sorprende. Mammola (RC)ultima modifica: 2019-05-31T12:05:22+02:00da
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